Noi sportivi vorremmo sempre che il nostro fisico risponda al massimo alle nostre sollecitazioni atletiche e psichiche.
Ci adoperiamo per essere in forma o comunque per avere delle prestazioni al top per portare il “risultato a casa”.
Spesso però la nostra reattività, la resistenza, la concentrazione, la potenza e la precisione dei nostri colpi, la capacità di stare in campo fisicamente e mentalmente ad un livello che ci soddisfi viene meno.
Oggi la scienza in generale e la scienza applicata alle discipline sportive ci ha aperto un mondo su un organo fondamentale al quale dobbiamo prestare attenzione e prendercene cura perché il suo equilibrio delicato é alla base della nostra vita quotidiana ed in particolare dell’atleta.
É ormai scientificamente provato che la flora intestinale (microbiota intestinale) é un organo fondamentale per la nostra salute fisica e psichica. Pensate che per il 90% noi siamo composti da microbi e solo il 10% da cellule umane.

 

Siamo un complesso ecosistema, come una barriera corallina, una foresta tropicale, miliardi di miliardi di microbi abitano dentro e fuori di noi e senza di essi non potremmo vivere. Viviamo in una simbiosi ove noi offriamo vitto e alloggio e loro ci difendono e restituiscono sostanze che ci consentono di star bene. Vivono sulla nostra pelle, nell’apparato respiratorio alto, nell’apparato urogenitale, nel cavo orale, nella placenta, ma soprattutto nell’intestino, questi ultimi sono i più importanti perché sono in collegamento con tutto il nostro organismo.
Questi microbi sono la nostra barriera difensiva, modulano il sistema immunitario, la trasmissione nervosa, le capacità cognitive, di concentrazione, il nostro stato d’animo, giocando un ruolo fondamentale nell’ansia e nella depressione.
Il nostro intestino é la porta di ingresso del mondo esterno, per cui i microbi che vi abitano costituiscono un vero e proprio organo che é un unicum con il nostro cervello (gut-brain-axis) asse intestino cervello, che dobbiamo assolutamente mantenere in equilibrio (eubiosi).

Infatti se variamo il delicato e sensibile equilibrio a causa di farmaci (in particolare antibiotico), stress, alimentazione, infezioni ed infiammazioni ne paghiamo le conseguenze a breve e lungo termine che vanno dalle cose strettamente intestinali come la colite, la stipsi e la diarrea, spossatezza e stanchezza, fino ad importanti patologie come il diabete, l’obesità, la sindrome metabolica, allergie, eczemi, celiachia, infezioni urogenitali,  ansia, depressione e concentrazione.
Gli ultimissimi studi scientifici correlano questo organo invisibile anche all’insorgenza ed allo sviluppo di alcuni tumori.
Conoscere e rispettare i nostri ecosistemi ci consente di vivere in equilibrio psico-fisico e ci permette di ottenere delle performance sportive sempre ottimali.

Boris Becker:La differenza tra me e Guy Forget? Lui faceva ace sul 15/0 , io sul 30/40“.
Brix