Dopo una bellissima cavalcata che le ha portate ad essere prime nel loro girone hanno affrontato senza nessun timore reverenziale il tabellone di qualificazione e, vittoria dopo vittoria, sono arrivate alla finale del 25 marzo contro il Ct Eur.

Dopo aver vinto a punteggio pieno il girone eliminatorio le nostre magnifiche 6 hanno affrontato senza nessuna paura il tabellone che porta alla finale.

Nel quarto di finale, con 4 gradi sotto zero (lo so perché ero giudice arbitro) le K-Power affrontano le rappresentanti dell’Eur Sporting club e le battono così nettamente da rendere inutile il doppio di spareggio; 2 a 0 e lo sporting a casa.

Nella semi-finale affrontano il blasonatissimo TC-Parioli, ma le nostre, con una mancanza di rispetto fuori dal comune, vincono in trasferta per 2 a 1 espugnano il Parioli e volano in finale.

Un gruppo la cui vera forza è lo spirito di squadra che lega tra loro queste donne che ora cercheremo di farvi conoscere meglio.

Valeria Ventricini

E’ un diesel; ci mette un pò ad entrare in partita e spesso, suo malgrado, cede il primo set alle avversarie; lei sta li che ancora fa il pittino mentre le altre fanno i punti. Poi, quando carbura, sono dolori; non molla più un 15 e per batterla devi essere veramente più forte (e di molto) di lei. Corre come poche donne sanno fare ed è in possesso di una cattiveria, tennistica, di cui c’è da avere invidia; ti serve il punto? Non c’è problema, la metti in campo e lei te lo porta: Soldatino

Cinzia Santarelli

Dritto e rovescio, a livello femminile, devastanti. Non mostra mai il suo stato d’animo sembra fredda come una svedese, invece quando scende in campo è un vulcano in ebollizione. Con i colpi a rimbalzo, da fondo, picchia sempre come un fabbro e quando farà pace con se stessa e capirà che il suo vero colpo è il rovescio e non il dritto al circolo, tra le donne, non ci potrà giocare più nessuna. Corre come poche, tanto e bene e, sa sempre cosa fare; averla in squadra è una fortuna: Terminator

Isabella Mundula

La studiosa del gruppo; è sempre li che guarda le classifiche e le prestazioni delle avversarie, le studia, si informa, per capire  la loro classifica da dove arriva e come arriva. Quando è stata schierata ha fatto sempre il suo dovere; è uno dei pilastri su cui poggia la squadra. E’ sempre disponibile, sia a giocare che a farsi da parte avendo sempre come obiettivo la vittoria e lo spirito di squadra. Sa giocare il doppio come poche, ed il suo rovescio ad una mano è da evitare come la peste. In singolo  spesso e volentieri fa quello che vuole delle sue avversarie; è sempre un piacere vederla in campo: Perfezionista

Valentina Bigatti

Esce dalla sala corsi dopo tre ore di lezione, si cambia, scende in campo, non si ricorda se deve giocare il singolo oppure il doppio, a volte arriva anche senza la racchetta e le scarpe slacciate; sembra capitata in campo per caso poi: la sorpresa. La vedi giocare e pensi che è tutta una tattica per sviare le avversarie. E’ sempre li sul punto arriva su tutte le palle e per fare un 15 devi veramente soffrire. E’ sempre sorridente e disponibile allo scherzo e a schernirsi. Dopo aver giocato la sua partita, ed ovviamente averla vinta, esce dal campo si ricambia e corre di nuovo in sala corsi per altre due ore di lezione: Wonder Woman

Amalia Desideri

Rende in tutte le specialità sia in singolo che in doppio. Il suo rovescio bimane ti toglie la racchetta dalle mani, sa costruirsi il punto come poche eppure, quando la senti parlare prima di entrare in campo, “sono una pippa …… ma dove vado a giocare con queste …… mi farà nera …… non farò un punto” poi a fine partita gli chiedi il punteggio e lei candidamente risponde: “ho vinto ma non ho meritato … lei era molto più brava di me …. non so come abbia potuto vincere“. Lo dice sempre quindi non sappiamo se è una forte forma di scaramanzia oppure di esaurimento. Il suo più grande difetto: troppa umiltà; è una vera artista in campo: Pinturicchio

Maria Manghisi

La vedi giocare e non ti ruba l’occhio eppure è di una efficacia e di una concretezza che al circolo poche donne hanno. Sia in singolo che in doppio sa sempre cosa fare, come farlo e quando farlo; non spreca mai nulla e dietro ogni suo colpo c’è sempre una strategia ben precisa che a lungo andare darà i suoi frutti. Le sue avversarie in palleggio credono di poter fare quello che vogliono ma poi, loro malgrado, sbattono contro una giocatrice tenace, atletica e concreta: una vera guerriera. Il giusto mix tra tecnica, fisico e tanta tanta tanta testa. Ragioniera

Il capitano

Chiamato a guidare questo bellissimo gruppo di donne il buon Marcello ha saputo creare quello spirito di squadra che quando viene fuori, tra le donne, è veramente un’arma in più. Ha ruotato fino a che ha potuto tutte le giocatrici e dai quarti di finale, da buon capitano ha fatto le sue scelte. Prodigo di consigli in campo e fuori. Sempre presente a tutte le partite è entrato a pieno diritto a far parte del gruppo. Vero collante della squadra.

Appuntamento, per la finale, a Domenica 25 Marzo ore 10:00 presso il circolo Gabbiani.

Pitti